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Regulatorische Aktualisierungen
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Il Supporto giuridico del Servizio Contratti Pubblici del MIT con il parere del 02/10/2025, n. 3707 ha risposto al seguente quesito: Con la presente si richiede se le società a totale partecipazione pubblica, che gestiscono in servizio pubblico mediante affidamento in house e svolgono la funzione di stazione appaltante (in quanto appaltano lavori, forniture e servizi) sono tenute all'applicazione delle disposizioni di cui all'art. 45 del D.Lgs. n. 36/2023, riconoscendo dunque al personale che svolge le attività tecniche di cui all'allegato I.10, gli incentivi previsti. [[CASESTUDY]] Risposta aggiornata La risposta al quesito posto è affermativa. (cfr. Corte dei conti sez. regionale di controllo per la Lombardia, con deliberazione 23 maggio 2025, n. 128). Al riguardo &...
Il Supporto giuridico del Servizio Contratti Pubblici del MIT con il parere del 02/10/2025, n. 3707 ha risposto al seguente quesito: Con la presente si richiede se le società a totale partecipazione pubblica, che gestiscono in servizio pubblico mediante affidamento in house e svolgono la funzione di stazione appaltante (in quanto appaltano lavori, forniture e servizi) sono tenute all'applicazione delle disposizioni di cui all'art. 45 del D.Lgs. n. 36/2023, riconoscendo dunque al personale che svolge le attività tecniche di cui all'allegato I.10, gli incentivi previsti. [[CASESTUDY]] Risposta aggiornata La risposta al quesito posto è affermativa. (cfr. Corte dei conti sez. regionale di controllo per la Lombardia, con deliberazione 23 maggio 2025, n. 128). Al riguardo &...
Requisito esperienziale di servizi svolti in Comuni “a vocazione turistica”
La ricorrente contesta l’illegittimità della convalida dell’aggiudicazione per carenza in capo alla prima graduata del requisito consistente nella esecuzione negli ultimi tre anni di almeno due servizi analoghi per enti pubblici in territori a vocazione turistica di almeno 5000 abitanti e per un periodo ininterrotto di almeno un anno. Secondo la ricorrente uno dei due Comuni non è ricompreso nell’ elenco Istat dei Comuni a vocazione turistica. La controinteressata obietta tuttavia che il requisito in esame debba essere inteso in senso sostanziale e non formale, ed allega, a tal fine, una nota del Sindaco del Comune interessato, nella quale si dà conto in termini descrittivi di una serie di caratteristiche del relativo contesto territoriale da cui si evincerebbe la connotazione turistica dell’area. [[CASESTUDY]] Tar Calabria, Catanzaro, Sez....
La ricorrente contesta l’illegittimità della convalida dell’aggiudicazione per carenza in capo alla prima graduata del requisito consistente nella esecuzione negli ultimi tre anni di almeno due servizi analoghi per enti pubblici in territori a vocazione turistica di almeno 5000 abitanti e per un periodo ininterrotto di almeno un anno. Secondo la ricorrente uno dei due Comuni non è ricompreso nell’ elenco Istat dei Comuni a vocazione turistica. La controinteressata obietta tuttavia che il requisito in esame debba essere inteso in senso sostanziale e non formale, ed allega, a tal fine, una nota del Sindaco del Comune interessato, nella quale si dà conto in termini descrittivi di una serie di caratteristiche del relativo contesto territoriale da cui si evincerebbe la connotazione turistica dell’area. [[CASESTUDY]] Tar Calabria, Catanzaro, Sez....
FOCUS: “Contributo ANAC e gare pubbliche: la sanabilità del pagamento tardivo...
Il Consiglio di Stato, con la sentenza 19 settembre 2025, n. 7397, ha ribadito che l’omesso versamento del contributo ANAC non determina l’automatica esclusione dell’operatore, potendo essere regolarizzato tramite soccorso istruttorio, anche laddove sia stata adottata l’inversione procedimentale. La problematica di fondo Il contributo ANAC, previsto dall’art. 1, comma 67, della legge n. 266/2005 e attualmente richiamato dall’art. 222, comma 12, del d.lgs. 36/2023, ha dato luogo a un acceso dibattito applicativo. La questione riguarda la sua natura giuridica e le conseguenze della mancata corresponsione: Si tratta di una condizione che incide sulla validità della partecipazione, con effetto espulsivo immediato? Oppure di un onere finanziario esterno ai requisiti di partecipazione, suscettibile di regolarizzazione anche dopo la scadenza del termine di presentazione delle offer...
Il Consiglio di Stato, con la sentenza 19 settembre 2025, n. 7397, ha ribadito che l’omesso versamento del contributo ANAC non determina l’automatica esclusione dell’operatore, potendo essere regolarizzato tramite soccorso istruttorio, anche laddove sia stata adottata l’inversione procedimentale. La problematica di fondo Il contributo ANAC, previsto dall’art. 1, comma 67, della legge n. 266/2005 e attualmente richiamato dall’art. 222, comma 12, del d.lgs. 36/2023, ha dato luogo a un acceso dibattito applicativo. La questione riguarda la sua natura giuridica e le conseguenze della mancata corresponsione: Si tratta di una condizione che incide sulla validità della partecipazione, con effetto espulsivo immediato? Oppure di un onere finanziario esterno ai requisiti di partecipazione, suscettibile di regolarizzazione anche dopo la scadenza del termine di presentazione delle offer...
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Introduzione Può un operatore economico correggere un errore materiale nelle giustificazioni dell’offerta dopo che la stazione appaltante ha già disposto l’esclusione? Oppure la legittimità del provvedimento deve essere valutata esclusivamente sulla base della documentazione presentata nel sub-procedimento di verifica di anomalia? A queste domande ha dato risposta il TAR Lazio, sez. III-quater, con la sentenza n. 16638 del 25 settembre 2025, che chiarisce il confine tra mero errore sanabile e modifica sostanziale dell’offerta, ribadendo i limiti temporali e procedimentali della fase di verifica di congruità. Il caso: un errore di trascrizione nelle giustificazioni La controversia trae origine da una gara europea per l’affidamento di servizi di contact center. L’offerta della società ricorrente, inizialmente prima in graduatoria, è stata sottoposta a verifica di anomalia a...
Introduzione Può un operatore economico correggere un errore materiale nelle giustificazioni dell’offerta dopo che la stazione appaltante ha già disposto l’esclusione? Oppure la legittimità del provvedimento deve essere valutata esclusivamente sulla base della documentazione presentata nel sub-procedimento di verifica di anomalia? A queste domande ha dato risposta il TAR Lazio, sez. III-quater, con la sentenza n. 16638 del 25 settembre 2025, che chiarisce il confine tra mero errore sanabile e modifica sostanziale dell’offerta, ribadendo i limiti temporali e procedimentali della fase di verifica di congruità. Il caso: un errore di trascrizione nelle giustificazioni La controversia trae origine da una gara europea per l’affidamento di servizi di contact center. L’offerta della società ricorrente, inizialmente prima in graduatoria, è stata sottoposta a verifica di anomalia a...
Necessario integrare, sin dal primo grado di giudizio, il contraddittorio nei confronti...
Il Consiglio di Stato annulla la sentenza appellata rinviandola al primo giudice per mancata integrità del contraddittorio. In caso di interventi finanziati dal PNRR è necessario integrare, sin dal primo grado di giudizio, il contraddittorio nei confronti delle Amministrazioni centrali titolari degli interventi. Questo quanto ribadito da Consiglio di Stato, Sez. V, 01/10/2025, n. 7662: Si tratta, invero, di una gara finanziata interamente con fondi eurounitari, erogati in attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Con il rito speciale di cui all’articolo 12-bis del d.l. n. 68 del 16 giugno 2022, il legislatore ha espressamente previsto l’obbligo di immediata integrazione del contraddittorio in favore delle Amministrazioni centrali titolari degli interventi previsti nel PNRR. Il comma 4 del citato articolo prevede, invero, che: “4...
Il Consiglio di Stato annulla la sentenza appellata rinviandola al primo giudice per mancata integrità del contraddittorio. In caso di interventi finanziati dal PNRR è necessario integrare, sin dal primo grado di giudizio, il contraddittorio nei confronti delle Amministrazioni centrali titolari degli interventi. Questo quanto ribadito da Consiglio di Stato, Sez. V, 01/10/2025, n. 7662: Si tratta, invero, di una gara finanziata interamente con fondi eurounitari, erogati in attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Con il rito speciale di cui all’articolo 12-bis del d.l. n. 68 del 16 giugno 2022, il legislatore ha espressamente previsto l’obbligo di immediata integrazione del contraddittorio in favore delle Amministrazioni centrali titolari degli interventi previsti nel PNRR. Il comma 4 del citato articolo prevede, invero, che: “4...
Partnership Strategica: Studio Amica e Corvers Uniscono le Forze per Accelerare l'Innovation...
L'integrazione tra la piattaforma digitale TUTTOGARE PA e l'expertise legale strategica di Corvers offre agli enti pubblici europei un ecosistema completo per la gestione degli Appalti Pre-Commerciali (PCP) e la creazione di valore pubblico. Studio Amica, società specializzata dal 1999 nello sviluppo di software e servizi di consulenza nel campo ICT per la Pubblica Amministrazione (PA), e Corvers Commercial & Legal Affairs, società di consulenza legale leader, specializzata in diritto europeo degli appalti pubblici, IPR, e innovazione, hanno formalizzato una partnership strategica. Questa collaborazione è destinata a trasformare il settore del public procurement in tutta Europa, fornendo agli enti pubblici gli strumenti necessari per sfruttare appieno gli Appalti di Innovazione. [[CASESTUDY]] La Sinergia: Tecnologia e Strategia Leg...
L'integrazione tra la piattaforma digitale TUTTOGARE PA e l'expertise legale strategica di Corvers offre agli enti pubblici europei un ecosistema completo per la gestione degli Appalti Pre-Commerciali (PCP) e la creazione di valore pubblico. Studio Amica, società specializzata dal 1999 nello sviluppo di software e servizi di consulenza nel campo ICT per la Pubblica Amministrazione (PA), e Corvers Commercial & Legal Affairs, società di consulenza legale leader, specializzata in diritto europeo degli appalti pubblici, IPR, e innovazione, hanno formalizzato una partnership strategica. Questa collaborazione è destinata a trasformare il settore del public procurement in tutta Europa, fornendo agli enti pubblici gli strumenti necessari per sfruttare appieno gli Appalti di Innovazione. [[CASESTUDY]] La Sinergia: Tecnologia e Strategia Leg...
FOCUS: “Costi della manodopera e subappalto: il TAR Veneto chiarisce l’ambito...
La vicenda Con la sentenza n. 1536 del 9 settembre 2025 il TAR Veneto ha respinto il ricorso proposto dall’impresa seconda classificata contro l’aggiudicazione di una gara pubblica, fondata sulla presunta violazione dell’obbligo di indicare i costi della manodopera dei subappaltatori. La ricorrente sosteneva infatti che l’aggiudicataria, pur avendo dichiarato di non ribassare i costi della manodopera, avrebbe in realtà applicato il ribasso offerto anche alle prestazioni subappaltate, così incidendo sui relativi costi. La questione investiva un nodo interpretativo di rilievo: l’obbligo di indicare in offerta i costi della manodopera si estende anche a quelli dei subappaltatori o riguarda esclusivamente i costi sostenuti dall’appaltatore? [[CASESTUDY]] La decisione del TAR Il Collegio ha ritenuto infondate le censure, precisando alcun...
La vicenda Con la sentenza n. 1536 del 9 settembre 2025 il TAR Veneto ha respinto il ricorso proposto dall’impresa seconda classificata contro l’aggiudicazione di una gara pubblica, fondata sulla presunta violazione dell’obbligo di indicare i costi della manodopera dei subappaltatori. La ricorrente sosteneva infatti che l’aggiudicataria, pur avendo dichiarato di non ribassare i costi della manodopera, avrebbe in realtà applicato il ribasso offerto anche alle prestazioni subappaltate, così incidendo sui relativi costi. La questione investiva un nodo interpretativo di rilievo: l’obbligo di indicare in offerta i costi della manodopera si estende anche a quelli dei subappaltatori o riguarda esclusivamente i costi sostenuti dall’appaltatore? [[CASESTUDY]] La decisione del TAR Il Collegio ha ritenuto infondate le censure, precisando alcun...
Aggiornato il Bando Tipo n.1 per l’affidamento di servizi e forniture
Aggiornato il Bando Tipo n.1 per l’affidamento di servizi e forniture La necessità di revisionarlo era sorta a seguito delle modifiche apportate al Codice dei contratti pubblici dal decreto legislativo n. 209 del 31 dicembre 2024 Anac ha provveduto all’aggiornamento del “Bando tipo n. 1/2023 - Schema di disciplinare - Procedura aperta per l’affidamento di contratti pubblici di servizi e forniture nei settori ordinari sopra le soglie europee, da aggiudicarsi con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo”, a seguito delle modifiche apportate al Codice dei contratti pubblici dal decreto legislativo n. 209 del 31 dicembre 2024. [[CASESTUDY]] Con l’occasione l’Autorità è anche intervenuta su parti del bando che non sono state toccate dal Correttivo, per apportare modifiche utili a risolvere problemi inte...
Aggiornato il Bando Tipo n.1 per l’affidamento di servizi e forniture La necessità di revisionarlo era sorta a seguito delle modifiche apportate al Codice dei contratti pubblici dal decreto legislativo n. 209 del 31 dicembre 2024 Anac ha provveduto all’aggiornamento del “Bando tipo n. 1/2023 - Schema di disciplinare - Procedura aperta per l’affidamento di contratti pubblici di servizi e forniture nei settori ordinari sopra le soglie europee, da aggiudicarsi con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo”, a seguito delle modifiche apportate al Codice dei contratti pubblici dal decreto legislativo n. 209 del 31 dicembre 2024. [[CASESTUDY]] Con l’occasione l’Autorità è anche intervenuta su parti del bando che non sono state toccate dal Correttivo, per apportare modifiche utili a risolvere problemi inte...
Interesse pubblico sostanziale e principio di risultato
L’interesse pubblico sostanziale, riletto alla luce del principio di risultato, prevale anche sulla presentazione (in buona fede) di polizza provvisoria contraffatta. L’aggiudicataria aveva presentato polizza provvisoria contraffatta. La stazione appaltante aveva escluso l’impresa sostenendo che “l’utilizzazione di documentazione contraffatta, ai fini della partecipazione alla procedura di gara, appare da imputarsi all’operatore economico in termini di colpa per omissione delle rituali verifiche e dei controlli richiesti dall’ordinaria diligenza ed esigibili da un’impresa in sede precontrattuale”, sottolineando la “colpa dell’operatore economico, consistente nel non aver eseguito le verifiche previste dall’art. 10 del disciplinare di gara …”. Dopo essersi espresso sui vari motivi di ricorso, il Tar stabilisce che l’esclusione dalla gara in seguito all’annu...
L’interesse pubblico sostanziale, riletto alla luce del principio di risultato, prevale anche sulla presentazione (in buona fede) di polizza provvisoria contraffatta. L’aggiudicataria aveva presentato polizza provvisoria contraffatta. La stazione appaltante aveva escluso l’impresa sostenendo che “l’utilizzazione di documentazione contraffatta, ai fini della partecipazione alla procedura di gara, appare da imputarsi all’operatore economico in termini di colpa per omissione delle rituali verifiche e dei controlli richiesti dall’ordinaria diligenza ed esigibili da un’impresa in sede precontrattuale”, sottolineando la “colpa dell’operatore economico, consistente nel non aver eseguito le verifiche previste dall’art. 10 del disciplinare di gara …”. Dopo essersi espresso sui vari motivi di ricorso, il Tar stabilisce che l’esclusione dalla gara in seguito all’annu...
FOCUS: “Accesso civico generalizzato e tutela dei segreti tecnici: il Consiglio...
Con la sentenza n. 7201 del 4 settembre 2025, la Sezione V del Consiglio di Stato ha fornito importanti chiarimenti sull’accesso civico generalizzato agli atti di gara e, in particolare, sull’ostensione delle offerte tecniche contenenti segreti tecnici o commerciali. I fatti di causa L’appellante aveva presentato istanza di accesso civico generalizzato ai sensi dell’art. 5, comma 2, del d.lgs. n. 33/2013, chiedendo il contratto di appalto per la gestione di un centro di permanenza per il rimpatrio, i relativi allegati e l’offerta tecnica dell’aggiudicataria. La società controinteressata si era opposta all’ostensione dell’offerta tecnica, motivando che: il documento conteneva dati e informazioni tecniche e commerciali riservati, frutto del proprio know-how e dell’esperienza nella gestione di strutture analoghe; la richies...
Con la sentenza n. 7201 del 4 settembre 2025, la Sezione V del Consiglio di Stato ha fornito importanti chiarimenti sull’accesso civico generalizzato agli atti di gara e, in particolare, sull’ostensione delle offerte tecniche contenenti segreti tecnici o commerciali. I fatti di causa L’appellante aveva presentato istanza di accesso civico generalizzato ai sensi dell’art. 5, comma 2, del d.lgs. n. 33/2013, chiedendo il contratto di appalto per la gestione di un centro di permanenza per il rimpatrio, i relativi allegati e l’offerta tecnica dell’aggiudicataria. La società controinteressata si era opposta all’ostensione dell’offerta tecnica, motivando che: il documento conteneva dati e informazioni tecniche e commerciali riservati, frutto del proprio know-how e dell’esperienza nella gestione di strutture analoghe; la richies...
La clausola che impone l’iscrizione nella white list è da considerare nulla e,...
La clausola che impone l’iscrizione nella white list è da considerare nulla per violazione dell’art. 10, co. 2, del D. Lgs. 36/2023 – e, quindi, disapplicabile – poiché l’attività oggetto dell’appalto non rientra tra quelle previste dall’art. 1, co. 53, del D. Lgs. 190/2012. Questo quanto stabilito da Tar Sicilia, Palermo, Sez. IV, 26/09/2025, n. 2088: Al netto delle differenze fattuali tra la vicenda in esame e quella tratta dall’Adunanza Plenaria, rilevato che la ricorrente ha impugnato nel rispetto del ristretto termine di decadenza la propria esclusione dalla procedura, è possibile per il Collegio vagliare la denunciata nullità della clausola di esclusione prevista dalla lettera di invito. La dedotta nullità, invero, sussiste. [[CASESTUDY]] E’ stato infatti affermato da condivisibile giurisprudenza che “Le clausole violative del principio di tassatività de...
La clausola che impone l’iscrizione nella white list è da considerare nulla per violazione dell’art. 10, co. 2, del D. Lgs. 36/2023 – e, quindi, disapplicabile – poiché l’attività oggetto dell’appalto non rientra tra quelle previste dall’art. 1, co. 53, del D. Lgs. 190/2012. Questo quanto stabilito da Tar Sicilia, Palermo, Sez. IV, 26/09/2025, n. 2088: Al netto delle differenze fattuali tra la vicenda in esame e quella tratta dall’Adunanza Plenaria, rilevato che la ricorrente ha impugnato nel rispetto del ristretto termine di decadenza la propria esclusione dalla procedura, è possibile per il Collegio vagliare la denunciata nullità della clausola di esclusione prevista dalla lettera di invito. La dedotta nullità, invero, sussiste. [[CASESTUDY]] E’ stato infatti affermato da condivisibile giurisprudenza che “Le clausole violative del principio di tassatività de...
FOCUS: “La lex specialis come criterio dirimente nella distinzione tra requisiti...
La vicenda processuale Con la sentenza n. 7090 del 20 agosto 2025, la Quinta Sezione del Consiglio di Stato si pronuncia sulla delicata questione della distinzione tra requisiti di partecipazione e requisiti di esecuzione dell’appalto, riaffermando che tale riparto compete primariamente al bando di gara. La controversia trae origine dall’esclusione di un operatore economico da una procedura aperta indetta dalla Prefettura e dall’Agenzia del demanio per l’affidamento di un servizio, motivata dalla mancanza di un requisito tecnico-professionale: la disponibilità di un’area da adibire a depositeria. Il TAR, adito in primo grado, aveva accolto il ricorso dell’operatore, ritenendo irragionevole interpretare la clausola del disciplinare come riferita a un requisito di partecipazione e sostenendo che il possesso dell’area potesse configurarsi ...
La vicenda processuale Con la sentenza n. 7090 del 20 agosto 2025, la Quinta Sezione del Consiglio di Stato si pronuncia sulla delicata questione della distinzione tra requisiti di partecipazione e requisiti di esecuzione dell’appalto, riaffermando che tale riparto compete primariamente al bando di gara. La controversia trae origine dall’esclusione di un operatore economico da una procedura aperta indetta dalla Prefettura e dall’Agenzia del demanio per l’affidamento di un servizio, motivata dalla mancanza di un requisito tecnico-professionale: la disponibilità di un’area da adibire a depositeria. Il TAR, adito in primo grado, aveva accolto il ricorso dell’operatore, ritenendo irragionevole interpretare la clausola del disciplinare come riferita a un requisito di partecipazione e sostenendo che il possesso dell’area potesse configurarsi ...